giovedì 11 luglio 2013

FRANCESCO PICCOLO - LA SEPARAZIONE DEL MASCHIO

Se il desiderio si insinua nell'animo umano, non c’è soluzione. Il problema non è se le persone guardano il culo, perché il culo lo guardano tutti, anche quelli che dicono che non lo guardano. Il problema è farlo con onestà, cioè cedendo alla propria debolezza senza pudore. Non c’è niente di peggio che incontrare una donna che ti piace, salutarla con rispetto e distacco e poi girarti a guardarle il culo appena è passata e non ti può vedere. Ne ho visti di grandi moralizzatori e di uomini sobri ed esempi dell’umanità che si torcevano in modo innaturale o inventavano scuse strane, oppure avevano imparato a girare gli occhi senza muovere la testa, solo per guardare per un secondo un perizoma sotto un pantalone bianco, in estate, o una canottiera aperta mentre una ragazza è piegata. Forse, se c’è una verità, è tenere negli occhi il desiderio di guardarle il culo, tenerlo nello sguardo che hai quando incontri i suoi occhi, uno sguardo che deve significare rispetto e allo stesso tempo desiderio di guardarle il culo. Le due cose possono stare insieme. Anzi, devono. Perché è la cosa più meschina che può fare un uomo quella di separare rispetto e culo. È sia moralistico sia razzista.

giovedì 4 luglio 2013

ALESSANDRO BARICCO - UNA CERTA IDEA DI MONDO

L’altra cosa è che American Dust fa molto ridere, ma veramente molto e in un modo che solo chi legge libri conosce: ridi dentro. Da fuori credo che non si veda proprio niente. Ma dentro ridi moltissimo. Se ci pensate è una cosa che esiste solo nella lettura. Voglio dire, quando si è in mezzo alla gente è il contrario: ridi fuori anche quando non è proprio che ti stai divertendo, lo fai per gentilezza, o anche solo per rispettare un codice. Non è che vai a una cena e poi passi il tempo a ridere dentro. Ma quando leggi lo fai, se chi scrive è bravo. Deve essere abbastanza spiritoso per farti ridere dentro ma poi sapersi fermare un attimo prima di farti sbottare a ridere fuori.